12 dicembre 2010

Benedetta | Lavieri Edizioni

Paolo Cossi - Benedetta
Lavieri Edizioni
collana Carnet 107
2010
Ancora una volta Cossi si presenta come l'autore completo che sa raccontare, il Friuli pordenonese,  attraverso quelle semplici biografie a fumetti,  di persone normali che nella loro normalità sono straordinarie. 
Ecco Benedetta, anziana donna di Andreis, strana anche per gli stessi andreani che pur giovani e forse meno pieni di preconcetti, comunque non sono disposti, a priori, ad accettare i suoi atteggiamenti ..devono sempre trovare una spiegazione. 
Ecco Benedetta che racconta della sua grappa e nello stesso tempo  si scontra con quel gatto che un giovane della pianura, non riesce a percepire. 
Ecco Benedetta nella sua storia di donna delle montagne, attraverso i suoi lutti marito e figlio e un  pezzo di storia d'Italia, quella fatta dai nostri minatori in Belgio. 
Ecco Benedetta che nella sua straniata normalità muore, come in una canzone  “quando si muore si muore soli” ( F .De Andrè),  con l'ultima sorpresa ...se fosse un giallo sarebbe l'ennesima rivelazione.. la richiesta di spedire una lettera al fratello..senza indirizzo..quasi a legittimare che, nel mondo di Benedetta, anche gli affetti possano ritrovarsi solo all'indirizzo che gli affetti stessi riconoscano.
La collana Carnet 107, presenta racconti brevi di Paolo Cossi , principalmente frutto della partecipazione alle varie 24 ore del fumetto, in questo libro Paolo , nel modo che gli è congeniale,tra esasperazioni e quadri d'insieme ci racconta quella Valcellina,tra sogno e realtà, che tutte le persone che vi entrano in punta di piedi potranno riconoscere.
Abituati alle narrazioni di Cossi non possiamo far finta di non notare che in questo racconto, Paolo introduce numerose pagine dedicate ad una animale che lo accompagna  da sempre: il gatto , quello che incontra le giornate di Benedetta a spasso nel paese, quello nelle affascinanti le pagine dedicate alla poesia di Baudelaire e quello che ritroverà il giovane Cossi , icona dell'ultimo viaggio della nostra Benedetta
Tecnicamente  una summa del modus operandi di Cossi, tra bianco e nero enfatizzati, mezzetinte e acquerelli , quasi sempre a creare quelle cartoline dai luoghi, monti e paesi, di sapore vintage.

Vincenzo Bottecchia